venerdì 17 settembre 2010

Il pc in classe non decolla

Studenti bravi con i "new media", ma a scuola si usano poco. Tra gli insegnanti manca l'adeguato aggiornamento. I risultati dell'indagine Adiconsum

 Internet e nuove tecnologie informatico-multimediali sono ormai un patrimonio acquisito dalla grande maggioranza degli studenti e docenti italiani: oltre il 90% possiede un pc, ma il suo utilizzo all’interno di aule e laboratori scolastici stenta a decollare. A sostenerlo è l’Adiconsum, che ha presentato a Roma l’indagine "Scuola e nuove tecnologie" realizzata in collaborazione con G. D’Anna Casa editrice, Loescher editore e Anarpe.

A fronte di dati generali confortanti - il 97% dei ragazzi possiede un computer e molti anche un collegamento Internet, il 78% delle scuole dispone di un’aula di informatica, il 33% dispone anche della lavagna multimediale, il 6% degli e-book, il 94% degli insegnanti possiede un computer e di questi oltre il 76% si dichiara esperto nel suo uso - l’utilizzo a scuola delle nuove tecnologie risulta ancora «molto basso: si limita il più delle volte sostiene Adiconsum - ad una volta al mese o una volta alla settimana e ciò rappresenta un dato particolarmente grave considerati gli investimenti fatti dal ministero per dotare le scuole di tali tecnologie».

Dalla ricerca svolta da Adiconsum risulta che lo scarso uso di "new media" dentro gli istituti scolastici vale anche per i docenti: se «il 72% dichiara di utilizzare il computer nell’insegnamento» e «le aule informatiche e la connessione a internet sono presenti nella maggioranza delle scuole», appare mortificante che «il 16% degli insegnanti ne fa un uso plurisettimanale: il 28% una volta la settimana, il 29% meno di una volta al mese e un 27% non vi mette mai piede».

Gli insegnanti intervistati hanno evidenziato diversi ostacoli: «gli scarsi investimenti effettuati dal Miur nelle scuole (50%), l’assenza di adeguati incentivi economici (38%), l’assenza di adeguate strumentazioni (31%)». Dal canto loro gli studenti hanno anche evidenziato «l’assenza di curricula adeguati e lo scarso aggiornamento e formazione dei docenti».

Anche i genitori apprezzano i laboratori multimediali e l’uso dei pc da parte dei docenti e degli studenti, ma a loro volta devono fare i conti con il fatto che «libri misti con allegati i Cd o i Dvd ottengono un gradimento intermedio ed anch’essi sono scarsamente utilizzati: per il 60% dei genitori - continua Adiconsum - gli e-book possono comunque contribuire a contenere il caro-scuola, a fronte di un 40% che li ritiene di scarso o nullo contributo».

Dalla ricerca risulta, quindi, che lo sforzo compiuto negli ultimi anni da viale Trastevere per informatizzare il comparto istruzione, dotando «le scuole di attrezzature informatiche», deve ancora fare i conti con tecnologie «insufficienti, ma soprattutto si evidenzia un’esigenza di investire in informazione e aggiornamento sulle risorse umane».
fonte: la stampa.it